EQUITABILE® è un Movimento che ha come obiettivo principale quello di promuovere l”equitazione integrata nel Terzo Settore, basandosi sui principi cardine dell’ippoterapia e della riabilitazione equestre ma concentrandosi su quello che è l” aspetto educativo, relazionale e del pre-sport.\r\n\r\nI nostri interventi sono finalizzati all” inclusione sociale, operando sotto la tutela di un forte Marchio Registrato: permettendo in questo modo di garantire qualità e competenza, agendo secondo solidi principi etici (legati al benessere degli animali e delle persone) e applicando protocolli operativi che sono riconosciuti a livello internazionale.
Il Cavallo: un importante educatore…
EQUITABILE® opera in tutta Italia e ha come fine l”educazione, la pratica motoria e sportivo-ricreativa nel mondo dell”equitazione e delle Attività Assistite dagli Animali in genere (A.A.A.- A.A.E.).\r\n\r\nVengono organizzati corsi di formazione che permettono a coloro che hanno la passione per i cavalli di diventare tecnico in equitazione integrata, lavorando così all’interno di un maneggio e svolgendo una professione socialmente utile.\r\n\r\nAttraverso le Leggi Nazionali a protezione dei Marchi e Brevetti tutta l”organizzazione sostiene il rispetto dei Regolamenti e delle procedure per l”ottenimento dei Brevetti, oltre a quelli relativi all”utilizzo stesso del Marchio: una protezione innanzitutto verso coloro ai quali sono indirizzare le attività di Equitabile ma anche per garantire sicurezza ai Quadri Tecnici coloro i quali hanno seguito un percorso formativo.\r\n\r\nhttp://www.youtube.com/watch?v=1LlGJ4Er0WU\r\n
La Nostra Mission:
Vogliamo porci nel panorama delle offerte relative al Terzo Settore come un riferimento autorevole nelle Aree delle Attività Assistite dagli Animali (A.A.A.- A.A.E.) e dell”Equitazione Integrata mantenendo molto chiaro l”obiettivo di non proporre attività rivolte solo ad alcune fasce della popolazione –ovvero quelle “deboli”– ma allargare l”intervento in un”ottica di contesto globale ed interattivo.
Se è vero che il pregiudizio nasce dalla mancanza di conoscenza, ecco che con questa idea –non necessariamente innovativa ma concretamente pratica– si vogliono porre le basi per la creazione di un processo di accettazione delle diversità in genere come risorsa per l”intera Società.
“Molti vedono ciò che sembri, pochi capiscono ciò che sei!“ \r\n (Bill Kaulitz)
Miriamo all”integrazione ed inclusione sociale degli strati deboli della popolazione attraverso lo sport praticato come evoluzione della terapia, l”equitazione, il cavallo (e gli altri animali ed equidi in generale) e l”educazione alla socialità per l”abbattimento dei pregiudizi in genere.
Ulteriore finalità del nostro movimento riguarda l”educazione ambientale e psicomotoria nel contesto di “fattoria” per giovani in età evolutiva attraverso progetti specifici di Fattoria Didattica e Fattoria Sociale, anche mediante la componente di intergenerazionalità.
Miriamo al fornire una reale risposta al dilagante problema della dispersione scolastica: progetti educativi finalizzati all”ottenimento di competenze concretamente acquisite in un contesto particolarmente appagante come quello all”aria aperta.\r\nProtocolli operativi specificamente pensati in questo ambito mettono in condizione il giovane allievo di “imparare giocando” e “imparare facendo”, contribuendo alla formazione di una personalità matura e consapevole del proprio valore e potenzialità partendo dall”integrazione dell”io vissuto.\r\n
Gli animali e la relazione con essi sono considerati elementi fondamentali per il raggiungimento degli obiettivi sopra scritti, imprescindibili dal Movimento e dal Marchio Registrato ad esso collegato; a tal riguardo un punto di riferimento determinante per EQUITABILE® risulta l”articolato di principi “Carta Modena 2002” dal quale il Movimento trae il suo Codice Deontologico e le ©Politiche e Proceduredei Quadri Tecnici.
La particolare attenzione che si vuole rivolgere verso tutti i bambini ed i giovani impone al Movimento EQUITABILE® di condividere e rispecchiarsi nei principi enunciati nella CONVENZIONE SUI DIRITTI DELL”INFANZIA (Artt. 23, 29 e 31 in particolare).